Corriere
Adriatico - Cultura e Spettacoli - sabato 18 novembre 2000
Successo
a Chiaravalle dello spettacolo per la Montessori
Un' opera dedicata
a Maria
CHIARAVALLE - "La musica è la voce che apre
le porte del cuore ed è una compagna necessaria all'umanità.
Noi oggi crediamo che la musica sia indispensabile rianimatrice per i
soldati che vanno a morire; ma quanto essa sarebbe una rianimatrice per
tutti coloro che devono vivere!". Sono parole che Maria Montessori,
la scienziata dell'educazione della quale si celebra la figura e l'opera
in un congresso internazionale a Chiaravalle sua città natale,
pronunciò nel 1916 e che testimoniano quanto la pedagogista amasse
la musica e quanto considerasse questa disciplina imprescindibile nell'educazione
e nella formazione degli individui. Ed allora quale migliore forma artistica
di un'opera musicale si poteva scegliere per celebrare la Montessori ed
inaugurare il convegno?
"Montessoriana", l'opera scritta da Paolo Peretti, musicata
da Roberto Molinelli per la regia di Laura Ippoliti, oltre a esaltare
la Montessori ed il valore didattico è una storia del nostro tempo.
"Un'opera per tutti - ha giustamente affermato Peretti - scritta
però con unospeciale riguardo per i bambini. Non è necessario
che i discorsi dei grandi siano sempre dei grandi discorsi: verità
e concetti profondi possono esprimersi con parole semplici e immediate.
Fare diversamente avrebbe significato tradire lo spirito di Maria Montessori".
Ecco spiegato il grande successo dell'opera per soprano, voce recitante,
coro di bambini ed orchestra presentata in prima assoluta al teatro di
Chiaravalle. Uno spettacolo in cui confluiscono vari stili e tecniche
compositive ed anche diversi generi di poesia per musica per recuperare
aspetti di una tradizione che costituisce il ricco e genuino patrimonio
della cultura comune al mondo moderno. Associando alle sette sillabe del
nome, Ma-ri-a Mon-tes-so-ri le sette note che presentano la medesima vocale
delle sillabe, si ottengono tutte le sette note in una successione particolare
e questa 'stringa' di 'note risuona in varie pagine strumentali di 'Montessoriana':
nel Preludio, in Psicogeometria, nel Requiem. Nel quadro dedicato alla
Scienza si ritrovano forme e stilemi del belcanto settecentesco e l'aria
è caratterizzata da cantabilità, espressività e potenzialità.
Nella seconda parte dell'opera, dal titolo "Suite pedagogica",
ci sono accenti di dolcissima Berceuse, spunti giocosi ed anche i tipici
andamenti del tango. Il Requiem è una pagina ampia ed intensa mentre
non poteva mancare un omaggio a Bach, nel 2500 anniversario della morte,
nel ritomello de "Il bambino Padre e Maestro" dove la melodia
riecheggia gli antichi corali della chiesa luterana. L'opera si chiude
con l'Inno dei bambini piccolissimi della scuola Ars Musica, interpretazione
spontanea e giocosa di contenuti profondi e sempre validi trasmessi con
immediatezza da un linguaggio verbale e musicale semplice ed orecchiabile.
Alla fine, grandi applausi per tutti: per gli autori Peretti e Molinelli,
per l'eccellente soprano georgiano Irine Ratiani, per i bambini del coro
e le istruttrici Beatrice Calai e Laura Bosi, per l'ottima performance
degli orchestrali e del direttore David Crescenzi e per Laura Ippoliti,
voce recitante e regista di uno spettacolo da ricordare e da riproporre.
(Gianluca Fenucci)
|